Nell’adulto

Il russamento è il rumore generato dalla vibrazione dei tessuti molli (lingua, ugola, tonsille) che si verifica, durante il sonno, quando l’aria passa faticosamente attraverso le vie aeree.
Può rappresentare il sintomo di una malattia potenzialmente pericolosa, che si presenta con veri e propri arresti del respiro (apnee) ripetuti:
la Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS).

La dottoressa Francesca Milano da più di 20 anni si occupa del trattamento del russamento. 
Durante la visita raccoglierà le informazioni sulla qualità e sulla quantità del sonno del paziente, ne valuterà le caratteristiche anatomiche e richiederà eventuali approfondimenti diagnostici, per escludere la presenza di apnee nel sonno.
Il russamento può essere trattato con l’utilizzo di dispositivi mobili notturni, che portano la mandibola in graduale avanzamento durante il sonno, aumentando il diametro delle vie aeree e contrastando la vibrazione dei tessuti, che causa il tipico rumore disturbante.

La scelta del dispositivo adatto avviene nella più assoluta condivisione medico-paziente. La progettazione e la realizzazione del dispositivo sono molto importanti per consentire al paziente di adattarsi più facilmente e più velocemente.

Apnee del sonno dell’adulto

Il russamento notturno, soprattutto se associato alla sensazione di avere dormito un sonno poco riposante e alla tendenza ad appisolarsi o sentirsi stanchi durante il giorno, può essere il sintomo di una malattia respiratoria del sonno potenzialmente pericolosa:
la Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS).

È una malattia che colpisce un italiano su 4, ma non è diagnosticata nel 96% dei soggetti malati.

Questo dato è molto preoccupante perché le apnee possono causare delle conseguenze sulla salute anche gravi come: infarto, ictus, ipertensione arteriosa e diabete, perché sono associate ad un calo della percentuale di ossigeno nel sangue.  La sonnolenza, il calo della memoria a breve termine e della capacità di concentrazione, il peggioramento dell’umore e l’irritabilità che qualche paziente lamenta, sono dovute al fatto che il sonno dei pazienti con apnee è continuamente disturbato da brevi risvegli (che il paziente non ricorda), che servono a sbloccare le vie respiratorie per permettere la ripresa del respiro. 

La tendenza ad appisolarsi e la riduzione della vigilanza incrementano il rischio di incidenti, sia stradali che sul lavoro, e possono fortemente influire sulla qualità della giornata e sulla vita di relazione.

Chi deve sottoporsi a un controllo?
Chi russa, ha la sensazione di dormire un sonno poco ristoratore e/o si sente stanco durante il giorno, chi sa dal proprio partner di soffrire di pause respiratorie durante il riposo o risvegli con sensazione di soffocamento. 

Le persone che rischiano maggiormente le apnee sono gli uomini con più 40 anni e le donne in menopausa che presentino uno o più fattori di rischio come: obesità, palato stretto ed ogivale, mandibola e/o mascellare arretrati, eccesso di tessuti molli (ugola, lingua, tonsille ipertrofiche), ipertensione resistente ai farmaci, diabete, pregresso ictus o infarto, fibrillazione atriale.

La dottoressa Francesca Milano si occupa del trattamento dei disturbi respiratori notturni.
Una volta raccolte le informazioni sulla qualità e sulla quantità del sonno del paziente, ne valuterà le caratteristiche anatomiche e lo inviterà a completare l’iter diagnostico con l’esecuzione di un esame notturno (polisonnografia), da svolgersi presso il domicilio del paziente. 
Otterrà così indicazioni su numero e natura delle apnee e sulla qualità dell’ossigenazione notturna.

La terapia dell’OSAS può prevedere una correzione chirurgica, l’utilizzo durante il sonno di una mascherina che fornisce ossigeno a pressione positiva (CPAP) o di dispositivi dentali notturni: Mandibular Advancing Devices (MAD).

I MAD sono apparecchiature che, indossate nelle ore di sonno, inducono una posizione avanzata della mandibola. In questo modo incrementano il flusso aereo, la saturazione dell’ossigeno nel sangue e permettono di migliorare la qualità del sonno.

Utilizziamo solo dispositivi che permettono di raggiungere l’avanzamento mandibolare in maniera progressiva e graduale. Questo processo e la qualità dei materiali con cui l’apparecchio è costruito aumenteranno il comfort del paziente e ridurranno in maniera significativa il disagio iniziale che la terapia può comportare.

Nel bambino

I bambini, come gli adulti, possono soffrire di russamento e apnee del sonno.
Anche per loro le conseguenze possono essere molto severe.

Nei soggetti in età evolutiva le apnee possono interferire con lo sviluppo della gabbia toracica, influenzare la crescita corporea e del volto, condizionare le capacità di apprendimento e socializzazione, influire sul comportamento, rendere il bambino iperattivo e causare disturbi cardiovascolari.

Se pensate che vostro figlio respiri male quando dorme, potete prenotare una visita con la Dottoressa Francesca Milano.

Una volta raccolte tutte le informazioni sul sonno del bambino, la dottoressa valuterà le sue caratteristiche anatomiche e vi inviterà a completare l’iter diagnostico con l’esecuzione di un esame notturno (monitoraggio cardiovascolare), che si svolgerà presso il vostro domicilio.
È uno strumento indispensabile per fornire indicazioni sul numero, la natura delle apnee e la qualità dell’ossigenazione notturna.

Il trattamento delle apnee del sonno è ortopedico e si avvale:

– di dispositivi fissi che correggono la forma e l’ampiezza del palato, per migliorare la respirazione del bambino;
– di dispositivi che correggono la posizione di mandibola o mascellare superiore, quando siano arretrati.

Un grande aiuto, a completamento del trattamento ortodontico, può essere fornito da un logopedista esperto in disturbi respiratori e in terapia miofunzionale.